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Il Collecchio IBL2 rientra da Codogno con un buon pari dopo aver dominato gara 1 |
16 giugno 2013 |
Rinfrancato nel morale e più consapevole del proprio valore dopo la bella vittoria nel derby, il Collecchio ha continuato la striscia vittoriosa in gara 1 contro il titolato Codogno ma poi la squadra ha dovuto prendere atto delle qualità del lanciatore di casa Cufrè in gara 2. La prima partita è stata più incerta di quello che può far sembrare il punteggio che ha assunto un valore importante solo nel finale di partita. Fino al 7° inning, la partita era tutta da giocare sul 5-2 per Collecchio con Dazzi e Dallaturca che difendevano da par loro il vantaggio maturato al secondo attacco (per meriti propri e qualche concessione della difesa) e consolidato al 5° con Pesci. Il Codogno non riusciva però a fare paura e i suoi 2 punti li realizzava per un errore difensivo e un lancio classificato pazzo. In realtà è esistito solo il Collecchio che prima si è difeso alla grande per poi sfondare negli ultimi due attacchi a suon di valide. Tutt'altra musica in gara 2 con il Codogno desideroso di riscatto e sul monte un efficacissimo Cufrè che concederà solo 2 valide in tutta la partita. Sul monte c'era Burlea ma non poteva bastare. I K saranno due per ogni inning lanciato ma la difesa ha qualche pecca e l'attacco è evanescente (2 valide in tutto). Inevitabile la sconfitta, non clamorosa ma netta. |
BOX SCORE | gara 1 | gara 2 | PLAY BY PLAY | gara 1 | gara 2 |
da www.baseballcodogno.it
Baseball Codogno un punto
anche con il Collecchio Ci sono partite difficili da raccontare, e non tanto perché manchi la fantasia di scrivere, quanto per gli scarsi spunti sportivi, in un pomeriggio afoso in dug out, cercando di guardare una squadra inguardabile, tentando di prendere appunti per questo articolo, che invece si potrebbe liquidare in poche righe: il Codogno si vede solo al primo inning. Il resto è noia, abulia, pochissima concentrazione che hanno fatto sembrare invincibile la buona squadra del Collecchio, che ha avuto nei due lanciatori Dazzi e nel biondocrinito Dalla Turca due baluardi, mentre i nostri si scioglievano per il caldo o stavano pensando ad altro.
Mancando materiale per appassionare il
lettore, ci salva la “cronaca dal dug out”, raccontando il cuore
della partita pomeridiana attraverso le mille sfaccettature mostrate
dalla squadra in panchina. Capitan Bodini, a riposo in gara uno fino
al quinto inning, è stato un simpaticissimo Giamburrasca, procurando
scherzi e lazzi un po’ a tutti – tanto per vincere la noia
dell’incontro che intanto si stava giocando oltre il muretto. Tra un
turno e l’altro di battuta poi i ragazzi si sono gustati,
contendendosela, la ricca macedonia di frutta della signora Paola,
mamma di Teo Armigliati. Chi non è riuscito ad assaporarla si è
consolato gli zuccheri con mele e pesche o con il più basico Polase,
che sappiamo bene reintegra invece il potassio. Insomma,
l’attenzione era tutta rivolta all’interno del dug out, piuttosto
che sul diamante. Qui Luca Bacciocchi, pitcher partente, non
ripeteva le belle prove delle scorse gare, esagerando in basi ball e
null’altro. Lo rimpiazzava al quinto inning (o almeno tentava di
farlo) Daniele Tosi, dal gomito problematico, che rimaneva sul monte
giusto il tempo di beccarsi un valido e regalare una prima base.
Veniva immediatamente e pietosamente sostituito con Mitch Albergoni,
sperando nel miracolo di un ribaltamento, già visibilmente
impossibile. Tra il sesto e l’ottavo, a partita ormai compromessa,
Albergoni riusciva comunque a fare quattro Kappa, alternati però a
tre valide e ad altre due basi su ball (oggi gettonatissime: alla
fine ne abbiamo regalate complessivamente 12!). Il valzer dei
lanciatori terminava con Beppe Corio, che non saliva sul monte dai
tempi dell’Under 21, che di valide ne subiva altre tre. Quando ci
siamo fermati a contarle, le valide incassate nel pomeriggio
ammontavano a 9. Sprazzi, ma brevi e innocui, al primo e terzo
inning, di Armigliati: due errori gravi in difesa, ma tutto sommato
il migliore dei nostri con due valide e due punti corsi a casa,
altri singoli di Cufrè e Martinelli e un doppio di Carlito Zazzi.
Veramente tutto qui, e davvero pochino. Ezequiel Cufrè: Non sapremmo cosa chiedergli di più. Torna a Codogno per tenere in piedi qualche gara serale e da closer diventa lanciatore da complete game. Per la terza volta consecutiva gli avversari che se lo ritrovano sul monte si devono accontentare solo di briciole, o anche di niente del tutto, come stasera. Il migliore in campo (ancora una volta). Matteo Armigliati: Reagisce a due errori difensivi in gara 1 con .500 di battuta e due punti corsi a casa, mostrandosi il migliore in mezzo al totale “scazzamento”. Medesimo ruolino in battuta ( 2/4 e due punti ) anche nel serale, ma con un altro rendimento in difesa e stavolta una firma chiara e ben leggibile. Continuo e sempre produttivo. Andres Chacon: Ormai inamovibile come catcher, con una bella eliminazione a casa base, si perde in attacco nella gara del pomeriggio, per ansia di battere. Meglio di sera, quando ci fa alzare urlando per il suo triplo e subito dopo per la corsa a casa su lancio pazzo. E’ ancora giovane ma sa giocare. Teniamocelo stretto perché crescerà. Beppe Corio: Utilizzato un po’ come jolly in gara uno dove si perde nella liquefazione collettiva, trova alla sera la partita che dimostra una volta in più (se ci fossero dubbi) le sue grandi potenzialità. In prima base dà sicurezza, effettua anche un difficile fly out e torna a battere valido. Se soltanto credesse più in sé stesso… Staff Tecnico: Sarà anche merito del manager Cipelletti (assente in gara uno) se alla sera vediamo un altro Codogno, ma tutto lo staff tecnico, bisogna ammetterlo, sta facendo davvero miracoli. Cigno ha il carisma giusto e i ragazzi lo sentono. Fabrizio Gatti |